Sunday, February 19, 2006

La città eterna















Vedo la meastà der Cuppppppolllloneeeeeeeee......
Roma capocciaaaaaaaaaaaa......
der monno infameeeeee................

L'angolo della lettura del Pap 20

A dire del Pastore, sopravvalutato. Io concordo.
Questo eù il primo romanzo, secondo me troppo a lungo meditato.
C'e' troppo di tutto.
Si insegue lo stile, il colpo ad effetto. Alla lunga, stufa.

Wednesday, February 15, 2006

Thursday, February 02, 2006

L'angolo della lettura del Pap 19

Ragazzi....sulla strada, non so se mi sono spiegato.....mica pizza e fichi...questo e' "on the road", la beat generation, i figli dei fiori....ONTHEROAD, cacchio!!!!
Un libro che e' stato davvero un "cult" per un'intera generazione quella dei nostri genitori (non tutti, in verita') -per inciso, una generazione piu' fortunata della nostra, credo....che ha nutrito piu' illusioni. Se c'e' una colpa da imputare ai nostri tempi e' proprio il disincanto...siamo una generazione che ha perso l'innocenza e che vive completamente secolarizzata....come teorizzava Pasolini, che aveva visto un mondo tramontare e sorgere una terribile societa' tecnocratica e materiale.... tutto si chiude....e' tutto un cerchio....vabbe', fine dell'inciso- ONTHEROAD e' l'America infinita, e' il viaggio senza una meta, e' il perdersi nel mondo...-altro inciso...io in alcuni passaggi l'ho trovato noioso.....ma non significa niente. ONTHEROAD e' ONTHEROAD!-

L'angolo della lettura del Pap 18

Esistenzialismo francese, Camus, Lo straniero.
L'esistenzialismo era il movimento filosofico che negli anni 20 si chiedeva: "cos'e' l'essere?" o tradotto piu' banalmente: "qual'e' il senso della vita?".
Camus racconta gli ultimi giorni di un impiegato di Algeri, che va ai funerali della anziana madre, che ha una relazione e che per futili motivi arriva ad uccidere un uomo, il tutto come un estraneo.
Perche' questo sostiene Camus, che la vita accade, con i suoi mille incroci e avvenimenti, e l'uomo e' estraneo a tutto quello che avviene, nato straniero al mondo.

Wednesday, February 01, 2006

L'angolo della lettura del Pap 17

E qui come la mettiamo? Come la mettiamo con Bukowski?
Crediamo alle storie del vecchio ubriacone, scommettitore, donnaiolo, sporcaccione? Gli perdoniamo il turpiloquio e le volgarita'? Oppure non ci convince lo sbruffone che si vanta delle sue tante avventure di sesso? Fiutiamo l'impostore e non crediamo alla sua messainscena?
Personalmente, io ho sempre creduto vera la nota di disperazione che vibra in tutti i romazi di Bukowski...
Avevo ancora dei dubbi, ma poi, anni fa, sono andato ad un incontro con Paolo Conte e lui alla fine ha detto :"non dimenticate la lezione di Bukowski". E allora non ho avuto piu' dubbi.

L'angolo della lettura del Pap 16

Per me Calvino rimane un mistero. Io ci ho provato sul serio, ma o sono stato sfortunato nelle scelte, o sono io limitato.
Dopo la lettura del visconte dimezzato (cosi' come del barone rampante) sono rimasto con una espressione inebetita...come a dire:"Ehmbe'....uno dei piu' grandi scrittori italiani del novecento, grande amico e polemicista di Pasolini, ehmbe'.....tutto qui?"
La storia: il visconte in guerra viene tagliato in due, ma al posto di morire, il bene va in una meta' e il male nell'altra. Saranno capaci di ricongiungersi? Unanimamente riconosciuto come un racconto che sottende alla duplice natura umana, in forma di fiaba. Per me, una favoletta.

L'angolo della lettura del Pap 15

13 anni, USA, famiglia spaccata, patrigno, fuga da casa, marjuana (che non si puo' dire?), compagni di viaggio stampalati.
Ancora una volta un viaggio dove si parte ragazzi e si arriva adulti. Holden Caufield si e' camuffato, ha cambiato nome, ma sotto sotto e' sempre lui...